Prendo l’autobus e scendo a Cittadella. Cerco via Borgo Treviso. C’é da camminare, due chilometri mi dicono. Finalmente al 99 di Contrà Corte Tosoni. Sono le nove in punto.

«Salve, cerco il signor Leopoldo, sono qui per un colloquio.» «Sta arrivando, accomodati qui.» Mi guardo intorno: due stanze attigue. In quella dove sono io ci sono coloro che scoprirò essere Ariella la contabile, Michele il responsabile del settore Sostegno a Distanza e altri tre ragazzi, Marc francese, Davide italiano e Xavier spagnolo. Ambiente affascinante, spazio contraddistinto da colori allegri, grandi quadri vivaci, stampe e statuette decorative. I ragazzi si interrompono solo un istante, con una battutina e poi via di nuovo al pc. Vi è una bella ed estesa vetrata dalla quale entra la luce di un soleggiato giardino ancora ricoperto di brina. L’atmosfera è amicale.

Dopo un quarto d’ora entra un signore sulla sessantina, con la barba, curato nell’aspetto. «Salve! Sono Nadia, piacere!». «Leopoldo! Cinque minuti e sono da lei» dice stringendomi la mano. «Voi, tutto bene con le attività?». Entrano altre due signore, Ester e Maria, che si sistemano alle proprie scrivanie.

«Nadia! Venga pure!» e con Leopoldo mi ritrovo nell’altra stanza, il suo ufficio, anch’esso colorato e con una grande vetrata. Mi presenta l’organizzazione, il suo organico costituito pressoché da volontari, che si occupano di educazione ed animazione nelle scuole, di sostegni a distanza, della presentazione periodica di progetti di Cooperazione Internazionale allo Sviluppo all’Unione Europea e al Ministero degli Affari Esteri, delle collaborazioni nate con partner locali in Romania, Repubblica Democratica del Congo, Camerun, Ciad, Nepal e Sri Lanka. Mi informa che l’ONG è complessa e si occupa di svariate attività, ha un suo giornalino e diversissime azioni occasionali e ricorrenti che rientrano nella missione sociale dell’associazione. Dovrò dunque essere disposta a entrare in contatto con ognuno di questi ambiti dato che troverò progetti ed iniziative in corso, alcuni in stato di preparazione, altri sul punto di essere avviati ed altri ancora in ideazione. Non ci sarà di certo, mi allerta Leopoldo, un solo ed unico ambito o progetto in particolare da analizzare in tutte le sue fasi, ma piuttosto tante sfaccettature concrete di quello che, più avanti, capirò essere parte del pianeta ‘Terzo settore’. Come un vero leader, mi dice che il lunedì ha sempre luogo una riunione dello staff. Aggiunge che la pausa caffè é obbligatoria e che non ci sono orari d’ufficio prestabiliti: si lavora e quando non ce la si fa più … ci si vede l’indomani. Mi presenta al gruppo che sta nell’altra sala, mi indica quale sarà la mia postazione (‘Santa Maria’). Gli otto computer si chiamano come le caravelle e come i continenti. Comincio da subito …