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Dopo la fantastica esperienza in Romania, quando ho saputo della settimana giovani in Umbria non ho esitato ad iscrivermi, perché sapevo che sarebbe stata un’esperienza forte per la mia vita … e avevo ragione!!

Eravamo un gruppo di sette e non ci conoscevamo, ma abbiamo dovuto imparare in fretta a conoscerci e capirci, lasciando da parte timidezze e pregiudizi, sia durante il viaggio in pulmino, che soprattutto appena arrivati a San Giovanni di Spello, il nostro piccolo “paesino” disperso tra le montagne del Subasio. Leopoldo ci ha subito affidato il compito di accendere fuoco, caldaia, luci della nostra rustica dimora, lasciandoci completamente a noi stessi al fine di farci collaborare! Ce la siamo cavata bene e così, dopo un piccolo incidente nella procedura di accensione del fuoco per cui ci siamo un po’ “intossicati”, collaborando assieme, siamo riusciti ad avere la nostra casetta ben scaldata e illuminata! Con questa prima soddisfazione, che ci ha dimostrato come l’unione fa la forza, abbiamo ricevuto lo stimolo giusto che ci ha portato a cercare una sempre maggiore collaborazione e unità per tutto il resto della settimana. Abbiamo così organizzato i turni per preparare pranzo, cena e colazione, in modo che ognuno fosse parte viva e indispensabile del gruppo. In questo bellissimo clima di collaborazione e unione, abbiamo visitato le meraviglie dell’Umbria, chiese, rocche, castelli, magnifici ambienti naturalistici, come l’Eremo delle Carceri e il monte Penna.

In tutti i luoghi visitati, eravamo “accompagnati” da un altro silenzioso personaggio: Francesco d’Assisi. Ripercorrendo i luoghi della sua vita, abbiamo avuto modo di conoscere a fondo questa figura carismatica, di uomo, prima che di santo e, in quanto uomo, ognuno di noi può prenderlo come esempio di vita, abbattendo così la convinzione che lo stile di vita dei santi sia distante anni luce da quello che può essere il nostro.  Ho compreso meglio quindi quali sono i valori che rendono vera la vita. Questo non solo riflettendo sulla figura di san Francesco, ma soprattutto grazie al fatto di essermi privata di piccole comodità cui diamo troppo spesso un’importanza esagerata (a San Giovanni di Spello non era possibile usare il cellulare, perché non c’è copertura di rete).

È stato un viaggio alla scoperta della meravigliosa Umbria, di San Francesco, ma soprattutto di me stessa!

Elisabetta Stocco (16 anni, Settimana Giovani Umbria)