Nella società televisiva dalla memoria molto corta, anche il terremoto che ha devastato il Nepal il 25 aprile scorso è dimenticato, ma ci sono ancora tre milioni di persone senza abitazione sotto le forti piogge monsoniche e l’inverno gelido si avvicina; e altre persone muoiono, ma nessuno le conta.

Il diradarsi delle piogge monsoniche permette ora l’accelerazione della fase di ricostruzione.

Il 10 settembre Incontro fra i Popoli ONG onlus invia in Nepal un suo volontario, Stefano Tono, giovane già sperimentato in altre situazioni difficili.

Resterà lì per sei mesi come logista a disposizione dell’ONG nepalese Women for Human  Rights (WHR – Donne per i Diritti Umani), da una decina di anni partner di Incontro fra i Popoli.

“E’ nella nostra filosofia e nella nostra prassi – osserva il prof. Leopoldo Rebellato, presidente di Incontro fra i Popoli – non sostituirci agli attori locali, quanto piuttosto affiancarci al loro impegno sociale ed umanitario. E il WHR, con le sue 84.000 socie, è una delle più belle e forti espressioni della società civile nepalese. Stefano è volontario puro, nel senso che va in Nepal e ci vivrà a sue spese (per sua scelta), pur avendo in Italia un lavoro precario. A lui abbiamo affidato anche la somma raccolta con una campagna specifica per questo tragico evento.”

A breve Stefano Tono sarà raggiunto anche da un’altra giovane, Emanuela Marcon, che sarà in Nepal per uno stage universitario, vissuto ‘rimboccandosi le maniche’.

“Emanuela, con il suo stage, tornerà utile alla nostra associazione e allo stesso WHR – conclude Rebellato –  poiché  aprirà  nuove prospettive al nostro partenariato internazionale.”

E la raccolta fondi di Incontro fra i Popoli per il Nepal continua. Chi vuole contribuire:

  • Posta: IBAN IT61 F076 0112 1000 0001 2931 358
  • Banca Padovana di Credito Cooperativo:  IBAN IT92 C084 2962 5200 1701 0001 861
  • Banca Etica:  IBAN IT08 R050 1811 8000 0000 0135 242

Cittadella 4 settembre 2015

nondimenticatoNepal