Perché vado nell’Estremo Nord Camerun nonostante lì siano frequenti gli attentati suicidi e il pericolo di sequestro di europei da parte dei seguaci di Boko Haram, l’ISIS dell’Africa?
Perché non ci sono solo i terroristi, anzi sono solo una minuscola minoranza, come i mafiosi in Sicilia. Soprattutto c’è il popolo, la gente, c’è la società con il suo tessuto di rapporti umani, affettivi, culturali, produttivi, economici, amministrativi, ecc.
E io vado in mezzo alla gente, con la gente … che mi aspetta.
E’ da 35 anni che giro il mondo a scopo di solidarietà internazionale. Il passaggio all’altra vita me lo sono visto di fronte molte volte. La vita è bella se è un dono offerto agli altri, soprattutto se meno fortunati. Se la vita non è a servizio del prossimo, non serve vivere (mi sembra l’abbia detto papa Francesco). E il ‘povero’ non va aiutato secondo le nostre disponibilità, ma secondo le sue necessità (anche questa non è farina del mio sacco, anche se, sentita da giovane, ne ho fatto il mio motto di vita; è del Concilio Vaticano II).
E con me viene anche Michele Guidolin, giovane coraggioso, direttore dell’ONG Incontro fra i Popoli.
In Ciad ci aspettano quelli dell’associazione Caprosec, con la quale sosteniamo a distanza una ventina di ragazzi, dalle elementari all’università.
Poi passiamo in Camerun, subito ospiti della diocesi di Yagoua … dove c‘è un pozzo ogni 2.000 abitanti. Che partenariato potremo aprire?
A Guidiguis, dove sono vissuto due anni con la mia famiglia (la nostra abitazione, tre capanne, è ancora utilizzata), incontreremo il gruppo Togle, 22 donne unite in impresa dal 1985: avvieremo con loro e per loro un allevamento di pecore.
A Kaélé ci aspettano i 960 alunni della scuola primaria San Martino, i loro genitori, gli insegnanti, la direttrice: grazie a noi, la scuola ora è dotata di un pozzo a pannelli fotovoltaici, di toilette e di una piantagione (600 piante) di Moringa Oleifera. Li aiuteremo a strutturare la loro scuola come vera ‘impresa’ profit, grazie ai prodotti commerciabili della Moringa.
Nella grande città di Maroua (paragonabile a Bologna) ci aspetta Jean Bosco, direttore dell’ONG camerunese ‘Tammounde – Speranza’, sorta anni fa grazie alla nostra animazione. Con questa associazione abbiamo tanti sogni, fra cui due in realizzazione.
Il progetto ‘Tre imprese’ ci porterà ad inaugurare il nuovo grande capannone per i 22 fabbri della piccola/media impresa FerFor, che sosteniamo da una quindicina di anni.
C’è poi un secondo progetto, “Donne dei Monti Mandara” … zona calda di Boko Haram. Sono un migliaio di donne riunite in una trentina di gruppi. Circa 500 di loro stanno seguendo un corso di alfabetizzazione in francese, all’interno di due nuovi edifici che inaugureremo. Una quindicina di gruppi sta seguendo dei corsi di preparazione per divenire piccole/medie imprese. Le aiuteremo con dei microcrediti.
Infine c’è il sindaco di Koza (120.000 abitanti), sempre sui Monti Mandara e la sua giunta: ci hanno presentato un progetto di costruzione di  varie dighe di ritenzione dell’acqua piovana nelle vallate, così da avere pozzi con acqua nella stagione secca.
Chiederemo il nostro viaggio con l’incontro con vari rappresentanti dell’Unione Europea: chissà che non spunti qualche aiuto consistente.

Ciao ciao ed arrivederci

Leopoldo Rebellato

presidente
Incontro fra i Popoli ONG onlus