Riposto il mio bagaglio sull’apposito vano, mi siedo ed appoggio la testa sul sedile. L’aereo incomincia la sua corsa: direzione Colombo, Sri Lanka.
Tre mesi in Sri Lanka con l’associazione Incontro fra i Popoli, tre mesi di contatto con persone, sorrisi, colori, profumi ed una buona occasione per conoscere il mondo della cooperazione internazionale con i suoi lati belli (la visita a progetti dei partner, le feste nei paesetti, i gruppi di donne attive nella difesa dei diritti umani, …), e quelli più impegnativi (la difficoltà di operare in un territorio complicato e plurisfaccettato).
Le ultime settimane le ho passate presso il PPCC di Batticaloa. Ho visitato l’ampio ventaglio di attività che l’associazione ha ideato in favore di donne, bambini e fasce deboli. Ho pure potuto organizzare personalmente due giornate di incontro con donne di diversa etnia e religione.
Per me, studente di psicologia, lo Sri Lanka e il suo popolo sono stati una fucina di prospettive e sfumature per la mia crescita personale.
Ricordo il primo giorno a bordo di un bus pubblico: un viaggio di otto ore in un mezzo stracolmo di persone, unico occidentale tra i viaggiatori, gli spazi stretti, il sole cocente, lo scenario di quelli che vedi alla tv in qualche documentario sull’oriente, ma che non penseresti mai di vivere, eppure eccomi là. Uno scenario all’inizio scomodo, ma poi, preso dall’atmosfera di altruismo e collettività che si respirava, le sensazioni di straniamento e di fastidio si sono trasformate in accettazione prima e ammirazione poi per la predisposizione di queste persone a muoversi l’uno verso l’altro come un unico corpo.
Ricordo le settimane passate a contatto con un signore anziano che si prendeva cura di ospitarmi, le difficoltà di comunicazione dovuta alla mancanza di una lingua comune per intenderci, ma la semplicità di comprendersi nascosta dietro alle semplici e quotidiane attenzioni, ai sorrisi e ai gesti “universali”.
La mia esperienza di tirocinio, iniziata con due settimane presso la sede di Incontro fra i Popoli in Italia, seguite da tre mesi in Sri Lanka, mi ha permeato del vero spirito della cooperazione allo sviluppo, mi ha arricchito di un nuovo bagaglio professionale e ha lasciato in me un impatto indelebile.
