La mia esperienza in Repubblica Democratica del Congo … un viaggio che mi ha avvicinato a una cultura tutta nuova. Ho camminato su terra rossa e terra nera, nel silenzio della natura e nel caos delle città, chilometri e chilometri in bus e in moto, su strade polverose, conoscendo persone capaci di calore umano a me tutto nuovo e che mi chiamavano “sorella”.
Ho visto con i miei occhi quanto IfP, associazione che durante il periodo di conoscenza in Italia si era guadagnata la mia fiducia, sia realmente attiva e presente nei luoghi che ho visitato.
A Bukavu ho vissuto uno stage di un mese presso il PEDER, associazione congolese impegnata nel recupero dei ragazzi di strada. Sono stata accompagnata da professionisti che mi hanno coinvolta in tutte le attività dei quattro centri di accoglienza e recupero dei ragazzi di strada, attività possibili anche grazie al sostegno di IfP. Ho partecipato ai corsi di alfabetizzazione e formazione dei ragazzi accolti, tolti dalla vita di strada e restituiti alla possibilità di un futuro diverso. Con gli animatori sono scesa nei quartieri più poveri e nella strada per avvicinare altri ragazzi, per la ricerca delle famiglie di quelli accolti e per la mediazione famigliare, volta dove possibile al ricongiungimento.
L’affetto e il calore che si respirano nei centri, nella condivisione quotidiana con gli animatori e con i ragazzi, non mi ha mai lasciato tempo di pensare alla lontananza da casa.
Consiglio calorosamente ai giovani come me di vivere una tale esperienza che mi ha fatto tornare a casa con un bagaglio personale più ricco e la capacità di guardare alle cose con occhi diversi.