Salve, sono Patryk e ho 16 anni. Ho partecipato alla Settimana Giovani Romania Beiuş. E’ stata una settimana incredibile. Ho imparato a conoscere me stesso, le mie potenzialità, i miei limiti.

Abbiamo realizzato un grest con i bambini. Avrei voluto passare più tempo con loro e magari andare a casa loro nel pomeriggio per capire meglio cosa devono affrontare ogni giorno.

La giornata che mi è piaciuta di più è stata quella passata con Andrei, Ionel e Claudiu, miei coetanei rumeni di etnia Rom. E’ stato estremamente interessante e affascinante vedere il loro modo di vivere e affrontare ogni tipo di situazione, il loro essere liberamente se stessi. Mi sono stupito nel vedere la gioia nei loro occhi, nell’estrema semplicità della vita quotidiana.

Grazie a questa magnifica esperienza ho scoperto che si può fare molto di più per aiutare il prossimo. Bisogna essere disposti a fare sacrifici per poter aiutare chi ne ha bisogno.

Quando sono partito per questa avventura, il mio unico scopo era di occupare il tempo per l’estate. Una volta arrivato in Romania, la realtà del posto, delle persone, delle esperienze, mi ha plasmato, ha modificato il mio modo di affrontare le giornate e la vita in generale. Ho scoperto che la vita che vale la pena di essere vissuta è ben lontana dai social. Con esperienze come questa ti accorgi che le tecnologie limitano, invece che espandere le nostre menti. Ci vuole poco per rinunciarci e cominciare a mettersi in gioco. Se vogliamo, possiamo essere il nostro splendido vivere in questo mondo di morti senza luce.

Pensavo di essere libero, ma mi sono accorto che di vero in me c’era ben poco. Questa esperienza mi ha obbligato a mettermi in gioco, farmi un esame di coscienza, togliere la maschera, liberare la mia personalità, svestirmi di quel vestito di ‘cretinaggine’ che mi ero cucito addosso. Ora inizio ad essere me stesso!