Buongiorno, sono Manuel, ho sedici anni e vengo da San Martino di Lupari. L’estate scorsa ho avuto la possibilità di vivere la “Settimana Giovani Beiuş, Romania” e poi ho deciso di dedicare i miei giorni liberi ad Incontro fra i Popoli nella sua sede-ufficio. Ho cominciato ad andare lì tutte le mattine e mi ritrovavo sempre con qualcosa da fare: sistemare documenti su Excel, aiutare a preparare le attività di Educazione alla Cittadinanza Globale, produrre filmati di sintesi da vari spezzoni, organizzare la logistica dell’attività “Dolomiti Giovani”, ecc. Sempre in compagnia di persone che formavano un’unica grande famiglia. Mi sento di consigliare questa esperienza a chiunque abbia tempo e voglia di mettersi in gioco, o che semplicemente voglia capire meglio come lavorano le associazioni tipo IfP o anche solo provare un’esperienza lavorativa (coerente o non con il proprio indirizzo di studio). Per viverla al meglio, però, bisogna evitare di fare l’errore che anch’io ho commesso per le prime due o tre settimane: non bisogna prenderlo come un obbligo. Non è come a scuola; se qualche giorno non si riesce ad andare non ci si deve fare problemi.
Per finire, mi piace riportare una parte di un discorso che, un pomeriggio mentre stavo controllando delle schede per alcuni giochi didattici, mi ha fatto Leopoldo Rebellato: “… anche il lavoro che stai svolgendo tu ci aiuta nella nostra missione umanitaria. Molti finanziamenti ci arrivano dalle attività che facciamo nelle scuole, quindi anche tu stai contribuendo ad aiutare le persone che, nei Paesi emarginati, noi salviamo con i nostri interventi, anche se loro non lo sanno e tu non li conoscerai mai. […] il lavoro che tutti svolgiamo qui è un po’ come gli anelli di una catena, tutti uniti e collegati; se anche solo un anello si spezza, il resto della catena cade”.
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