Sono Giada, ho 22 anni, vivo a Padova e frequento l’ultimo anno della triennale in scienze dell’educazione dell’università di Padova.

Curiosità: questa è la prima parola che mi viene in mente pensando all’associazione IfP.

Erano le otto e mezza di un lunedì mattina, le emozioni erano infinite ma una in particolare mi accompagnava in questo nuovo inizio: paura. La non riuscita nel soddisfare le aspettative che potevano porsi nei miei confronti, paura di non riuscire ad integrarmi nel gruppo e di non sentirmi a mio agio.

Paure futili che fin da subito sono state superate grazie all’accoglienza di Leopoldo che, dopo una breve introduzione a livello informativo su cos’è l’associazione, mi ha affidato dei piccoli incarichi.

In questi due mesi di stage, nonostante gli errori, funzionali comunque alla crescita personale, ho appreso un’ampia gamma di conoscenze: dalle più pratiche alle più tecnologiche, fino ad arrivare a ricevere la possibilità di esprimere al massimo le mie conoscenze nel campo educativo.

Nel settore di educazione alla cittadinanza globale ho creato un progetto per le scuole dove ho avuto l’opportunità di lasciare libero spazio alla mia fantasia sperimentando le competenze apprese durante il mio percorso di studi.

Nel settore cooperazione internazionale sono stata chiamata a dare il mio contributo grafico alla scrittura di un libro il cui titolo è: “Le tre dimensioni della sessualità” che sarà diffuso nelle scuole dei paesi africani dove Incontro fra i Popoli è presente.

Cos’è IfP dopo questo stage per me? È un punto di crescita personale sia a livello conoscitivo sia a livello sociale. IfP è come una seconda casa, un luogo dove di sicuro ci vorrò ritornare!