Il Ministero degli Interni affida all’associazione Incontro fra i Popoli un milione di euro per
contribuire ad arginare l’emigrazione verso l’Italia dai paesi del Sahel, in questo caso dalla Regione
Estremo Nord Camerun.
“Sto partendo per il Camerun, – afferma Michele Guidolin, direttore generale di Incontro fra i Popoli
– per un percorso di formazione del personale amministrativo locale e per preparare il terreno ad una
più ampia formazione professionalizzante di grandi tecnici animatori che sarà realizzata in luglio dal
nostro presidente. Come sempre, noi siamo presenti ed agiamo nelle zone più difficili. Opereremo su
11 Comuni della zona saheliana la cui vita, già dura per le difficoltà climatiche, è resa ancora più
difficile dalla presenza dell’estremismo islamico, lì chiamato Boko Haram.”
Sono quattro i principali settori di intervento: sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile nel
mondo rurale, educazione alla cittadinanza attiva e all’ecologia nelle scuole, accesso ai documenti
civili e giuridici per imprese societarie, banche locali e singoli cittadini (esempio: atti di nascita),
sensibilizzazione su migrazione ordinata, sicura, regolare e responsabile.
“Il progetto durerà due anni ed avrà un costo di un milione e duecentomila euro, offerti dal Ministero
degli Interni e da donatori italiani… cui da ora tendiamo la mano – asserisce Leopoldo Rebellato,
presidente di Incontro fra i Popoli. – Non è un intervento che prevede grandi infrastrutture, quanto
grandi novità di pensiero, di azione, di cambiamento sociale, proposte da un’équipe di 22 operatori
sociali, tutti locali, di alto livello professionale e supportate da strumenti di sicura efficacia: poster
didattici che resteranno presenti in tutti i luoghi pubblici e nelle scuole e un loro compendio nella
seconda edizione, ampia ed arricchita, del libro ‘Il benessere nel Sahel’.”